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LOCAZIONE COMMERCIALE: SI PUÒ REVOCARE LA DISDETTA? SOLO A UNA CONDIZIONE.
La disdetta del contratto è un atto unilaterale che diventa efficace quando arriva al destinatario. Questo vale pure nella locazione ad uso commerciale.
Quindi: la revoca è valida solo se arriva prima della disdetta.
Se il conduttore ha già ricevuto la comunicazione, non serve più a nulla inviare una nuova raccomandata per “cambiare idea”, a meno che l’altra parte non accetti espressamente.
Lo ha chiarito anche
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Confedilizia a Rai Parlamento

13.5.2025
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CADI SULLE SCALE CONDOMINIALI BAGNATE? IL CONDOMINIO POTREBBE DOVER RISARCIRE

Se le scale interne del condominio sono scivolose per la presenza d’acqua e non c’è alcun cartello o avviso, il condominio può essere ritenuto responsabile della caduta.
Ciò, sulla base dell’art. 2051 c.c., che parla di responsabilità per le cose in custodia.
In altre parole: il condominio deve vigilare sulle parti comuni e mantenerle sicure per tutti.
Lo ha confermato anche il Tribunale di Rovigo (15/07/2022,
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Il presidente Spaziani Testa è intervenuto al TG5 per ribadire le due proposte della Confedilizia per rivitalizzare il commercio: superamento della ipervincolistica legge 392 del 1978 e attuazione della cedolare secca prevista dalla riforma fiscale.
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/tg5/edizione-ore-1300-dell8-maggio_F313645001051001
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Pagina mensile della Confedilizia su ItaliaOggi
https://www.confedilizia.it/italia-oggi-maggio-2025/
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CONDOMINO DANNEGGIATO A CAUSA DI OMESSA MANUTENZIONE DI PARTI COMUNI
"Il condomino, che subisca nella propria unità immobiliare un danno derivante dall'omessa manutenzione delle parti comuni dell'edificio ai sensi degli artt. 1123, 1124, 1125 e 1126 c.c., assume, quale danneggiato, la posizione di terzo avente diritto al risarcimento nei confronti del condominio, senza tuttavia essere esonerato dall'obbligo, che trova la sua fonte nella comproprietà o nella utilità di quelle e non nella specifica
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Confedilizia: meno vincoli contro la desertificazione commerciale

Le proposte di Spaziani Testa: cedolare secca e nuova legge per abbattere i vincoli contrattuali
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Scadenzario Tributario Maggio 2025 - Confedilizia

© Confedilizia - Tutti i diritti riservati | Confederazione italiana proprietà edilizia – CF 80070690583 – Via Borgognona, 47 – 00187 Roma
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E’ uscito "Confedilizia notizie" di maggio
https://www.confedilizia.it/e-uscito-confedilizia-notizie-di-maggio/
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Oggi, dalle 17 alle 18, si svolgerà il consueto appuntamento con “Parliamo di…”, il ciclo di seminari sulla casa, sul condominio e sull’immobiliare, organizzato dalla Confedilizia.
Sarà affrontato il tema "Portieri e altri dipendenti in condominio".
Sarà possibile seguire la diretta a questo link: https://youtu.be/jk5eaopUcDM
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L’AMMINISTRATORE PUÒ AGIRE IN GIUDIZIO SENZA IL VIA LIBERA DELL'ASSEMBLEA?

Sì, può farlo.
L’amministratore di condominio ha il potere di promuovere cause e proporre impugnazioni nell’ambito delle sue attribuzioni (art. 1130 c.c.) anche senza una specifica autorizzazione dell’assemblea.

Questo potere continua a esistere anche se l’amministratore è cessato dall'incarico, fino alla nomina del sostituto.

Se durante il processo l’amministratore viene sostituito, questo evento ha effetto
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LOCAZIONE SENZA REGISTRAZIONE: RIMBORSI SÌ, MA CON LIMITI
In caso di nullità del contratto di locazione (ad esempio per mancanza di forma scritta e registrazione), l’inquilino ha diritto a farsi restituire i canoni versati.
Ma attenzione: il locatore può invocare il principio dell’arricchimento senza causa (art. 2041 c.c.), perché l’inquilino ha comunque goduto dell’immobile. E il parametro dovrà essere la diminuzione patrimoniale subita che non coincide automaticamente con i canoni
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PRESUNZIONE DI COMUNIONE
“Al fine di stabilire se sussista un titolo contrario alla presunzione di comunione di cui all'art. 1117 c.c., occorre fare riferimento all'atto costitutivo del condominio e, quindi, al primo atto di trasferimento di un'unità immobiliare dall'originario proprietario ad altro soggetto. Pertanto, se in occasione della prima vendita la proprietà di un bene potenzialmente rientrante nell'ambito dei beni comuni risulti riservata ad uno solo dei contraenti, deve escludersi
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RIFIUTI CONFERITI MALE DAI CONDÒMINI: È COLPA DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO?

No, non è lui il responsabile.
Se i condòmini sbagliano a fare la raccolta differenziata, l’amministratore non può essere ritenuto responsabile, nemmeno in via solidale con loro.
Lo ha chiarito la Cassazione civile (sent. n. 29511/2023): l’amministratore ha solo la gestione dei beni comuni, ma non la disponibilità materiale degli spazi o dei contenitori dei rifiuti. In sostanza, può essere chiamato a rispondere
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FINITA LA LOCAZIONE, SI PUÒ CHIEDERE LA CONVALIDA, MA CHI PAGA LE SPESE LEGALI?

Nel procedimento di convalida di licenza per finita locazione, il conduttore (cioè l’inquilino) non viene considerato "soccombente", perché non c’è una vera e propria opposizione da parte sua.
Non si applica neanche il principio di “chi perde paga”, perché il procedimento serve solo al locatore per ottenere in anticipo il titolo esecutivo di rilascio, cioè il diritto a riavere l’immobile alla scadenza