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"La richiesta ai notai di stipulare atti di rinuncia al diritto di proprietà immobiliare è assai frequente per la ragione che esistono innumerevoli situazioni nelle quali il proprietario non solo non trae alcuna utilità dai fabbricati e dai terreni di cui è titolare, ma deve pure sostenere costi spesso non irrisori" (...) "Assai spesso si tratta di casi nei quali il proprietario non riesce a reperire (neppur pagandolo) un acquirente né un donatario per disfarsi di queste situazioni".
Così,
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QUORUM NEL CONDOMINIO: COSA SONO E PERCHÉ CONTANO?

Nel condominio, ogni decisione presa in assemblea è valida solo se vengono rispettati i quorum previsti dalla legge.
🔎 L’art. 1136 del Codice Civile li distingue in due tipi:

🔹 Quorum costitutivi:
Rappresentano quanti condòmini (e con quali millesimi) devono essere presenti all’inizio della riunione per renderla valida.

🔹 Quorum deliberativi:
Indicano quanti tra i presenti devono votare a favore per approvare una delibera.

📌
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CHI HA UN NEGOZIO CON ACCESSO DALLA STRADA CONTRIBUISCE ALLE PER LE SCALE E L’ANDRONE?

✅ Sì, salvo diversa indicazione nel titolo.
Secondo la Cassazione (sentenza n. 21238/2024), anche i proprietari di locali o negozi al piano terra con ingresso diretto dalla strada devono contribuire alle spese di scale e androne.

Anche se non le usano quotidianamente, le scale e l’androne sono parti comuni e servono a sostenere e proteggere l’edificio, quindi ne traggono beneficio.

💡 In pratica:
Salvo
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Affittopoli, 30 anni dopo: l’inchiesta (giornalistica) che fece tremare la Casta

Un agosto senza notizie si trasformò in una tempesta mediatica: dal silenzio iniziale alle prime pagine, la scoperta degli affitti da fame per politici e potenti cambiò il linguaggio comune e smascherò privilegi milionari pagati con i soldi dei pensionati.
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Oltre dieci anni fa la Confedilizia iniziò a segnalare il fenomeno - fino a poco tempo prima impensabile - della rinuncia alla proprietà immobiliare, che si aggiungeva a quello della riduzione in ruderi degli edifici.
In un'audizione parlamentare del 2015 scrivevamo: "Sono sempre più frequenti, da parte dei proprietari, i tentativi di avvalersi di un diritto garantito dal codice civile ma che sinora era privo di qualsiasi interesse: quello di rinunciare alla proprietà dei propri beni per sottrarsi
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#Affittopoli - scrive su Panorama il direttore Maurizio Belpietro - ricorda che i giornali servono, quando fanno il loro mestiere. E forse evidenzia anche quanto da decenni fa la Confedilizia.
Un pensiero a Corrado Sforza Fogliani, citato nell'articolo, e all'allora Segretario generale della Confederazione, Marco Bertoncini.
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IL CONDOMINO PUÒ TIRARSI FUORI DA UNA CAUSA DECISA DALL’ASSEMBLEA?

✅ Sì, ma a precise condizioni.
Secondo l’art. 1132 del Codice Civile, se l’assemblea decide di iniziare o affrontare una causa, ogni condomino può dissociarsi dalla decisione e non partecipare alle conseguenze economiche se il condominio perde.

📝 Come fare?
Il condomino deve manifestare il proprio dissenso con atto notificato all’amministratore.

💡 Perché è importante?
Questa possibilità serve a tutelare chi
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In un intervento su Il Sole 24 ORE il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, svolge alcune considerazioni in tema di politiche abitative, formulando qualche proposta.
https://www.ilsole24ore.com/art/quattro-proposte-concrete-facilitare-l-accesso-casa-AHoM1Y6B?refresh_ce
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Che cosa fare per la casa

E’ sempre vivo, sui media, il dibattito intorno al tema dell’accesso alla casa, con particolare riferimento a quella in affitto, e ai migliori strumenti per garantire tale accesso in modo esteso, venendo incontro a chi attualmente fa più fatica (si veda, da ultimo, il Sole 24 Ore del 28 luglio, pag. 6).
Ferma restando la consapevolezza, diffusamente condivisa, che grande parte del problema risieda in un livello di redditi che per larghe fasce della popolazione non
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CHI PAGA LA MANUTENZIONE DI UN GIARDINO DEMANIALE USATO DAL CONDOMINIO?

Secondo la Cassazione (sentenza n. 8253/2025), tutti i condòmini devono contribuire alle spese di conservazione di un’area demaniale utilizzata dal condominio — ad esempio un giardino — anche se la concessione è solo precaria.

💡 Perché?
Perché quell’area, anche se non è di proprietà, contribuisce al decoro e alla fruibilità del condominio. E questo basta per far scattare l’obbligo di partecipare alle spese,
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Su La Verità - che aveva ieri segnalato e criticato due emendamenti (giudicati inammissibili) a firma di tre deputati di Forza Italia - compare oggi una lettera dei parlamentari in questione (Boscaini, Squeri, Tassinari) che rivendica la scelta fatta.
Il primo prevedeva la possibilità di quintuplicare l'IMU a carico dei proprietari di immobili commerciali non locati per un anno. Il secondo imponeva una sorta di equo canone per una parte di tali immobili.
Segretario Antonio Tajani, è questa la
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Il diritto alla casa non passa dallo Stato

La cosiddetta “fame di case”, denunciata recentemente da Panorama, è una diagnosi corretta...
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"Agevolazioni per l'acquisto della prima casa, i chiarimenti dell'Agenzia delle entrate"

Case, immobili e condominio in pillole. La rubrica a cura di Confededilizia Messina
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IL CONDOMINO PUÒ INSTALLARE UNA CANNA FUMARIA SULLE PARTI COMUNI?
Sì, ma con dei limiti ben precisi.
Ogni condomino ha diritto a usare le parti comuni anche per fini personali – ad esempio, installare una canna fumaria – ma senza alterarne la destinazione e senza impedire agli altri condòmini di farne lo stesso uso.
Questo principio deriva dall’art. 1102 del Codice civile, che vale anche nei condomìni grazie al richiamo dell’art. 1139 c.c.
In pratica:
✅ È ammesso l’uso personale
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Scadenzario Tributario Agosto 2025 - Confedilizia

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