News

Card image cap
L’ INQUILINO VUOLE LASCIARE L'APPARTAMENTO IN AFFITTO? ECCO COSA BISOGNA SAPERE.

E’ importante sapere che l’inquilino può recedere dal contratto d’affitto, ma deve farlo in modo formale.
Il recesso – che deve essere per gravi motivi ma può essere anche regolato dalle parti con apposita clausola – va comunicato con raccomandata o altro mezzo equivalente, come una PEC o una consegna a mano con ricevuta. Finché il locatore non riceve una comunicazione scritta e tracciabile, il recesso
Card image cap
Oggi su MF-Milano Finanza un intervento del presidente Spaziani Testa (con un titolo un po' troppo ambizioso) per respingere le sirene del dirigismo sugli affitti provenienti dalla Spagna.
Card image cap
E’ iniziato il nostro convegno “Proprietà immobiliare - locazione - fiscalità “
Card image cap
ACQUISTO DI IMMOBILE LOCATO
“L’acquirente di immobile locato, subentrando nei diritti e nelle obbligazioni derivanti dal contratto di locazione, agli effetti dell'art. 1602 c.c., è tenuto altresì alla restituzione del deposito cauzionale versato dal conduttore. Ne discende che il venditore del bene locato ha l'obbligo di trasferire il possesso della cauzione ricevuta, salvo esplicito diverso accordo con l'acquirente, il che avviene quando dal contratto risulti che il mancato trasferimento della
Card image cap
Iniziativa organizzata da Confedilizia Treviso
Card image cap
HAI DATO UNA DELEGA PER L’ASSEMBLEA CONDOMINIALE MA IL DELEGATO HA VOTATO CONTRO LE TUE ISTRUZIONI?

Brutta sorpresa, vero? Ma attenzione: quella decisione resta comunque valida per il condominio.

Infatti, se il delegato non segue le istruzioni ricevute, il voto espresso vale lo stesso, e il condominio non può ignorarlo.
Chi si sente “tradito” può eventualmente agire solo contro il delegato, per responsabilità personale.

L’articolo integrale è pubblicato su Confedilizia notizie di aprile
Card image cap
DIFFERENZA TRA INNOVAZIONI E MODIFICAZIONI
“Le innovazioni di cui all'art. 1120 c.c. si distinguono dalle modificazioni disciplinate dall'art. 1102 c.c., sia dal punto di vista oggettivo, che da quello soggettivo: sotto il profilo oggettivo, le prime consistono in opere di trasformazione, che incidono sull'essenza della cosa comune, alterandone l'originaria funzione e destinazione, mentre le seconde si inquadrano nelle facoltà riconosciute al condomino, con i limiti indicati nello stesso art.
Card image cap
Segui questa pagina per rimanere sempre aggiornato su tutti gli appuntamenti (convegni, eventi, presentazioni di libri) organizzati dalla Confedilizia e dalle sue sedi territoriali in tutta Italia.
www.confedilizia.it/appuntamenti-aprile-2025/
Card image cap
È uscito “Confedilizia notizie” di aprile.
www.confedilizia.it/e-uscito-confedilizia-notizie-di-aprile-25/
Card image cap
E’ POSSIBILE APRIRE UN ASILO IN UN CONDOMINIO?

Dipende dal regolamento condominiale.
Se il regolamento è contrattuale e vieta genericamente ogni uso diverso da quello abitativo, allora non è lecito aprire un asilo o qualunque altra attività (studio medico, ufficio, ecc.).

Non serve che il divieto sia specifico: se è chiaro l'intento di riservare gli spazi solo ad abitazione, vale per tutte le attività non abitative.

Lo ha chiarito anche il Tribunale di Bergamo – Sentenza n. 1326 del
Card image cap
LOCAZIONE: SE UNO DEI DUE INQUILINI SE NE VA, L'ALTRO DEVE PAGARE TUTTO L'AFFITTO?
Sì, se il contratto prevede obbligo solidale.
Quando due conduttori firmano un contratto con cui si obbligano a corrispondere solidalmente il canone, ognuno è responsabile per l'intero.
Anche se uno recede e l'altro resta, l'obbligo di pagare tutto l'affitto rimane a carico di chi resta. Lo ha stabilito la Cassazione (sent. n. 21051 del 27/07/2024).

L’articolo integrale è pubblicato su Confedilizia notizie di
Card image cap
DIRITTO DEL CONDUTTORE DI UTILIZZO DELLE PARTI CONDOMINIALI
“Il conduttore, cui è consentito trarre dalla cosa locata tutte le utilità inerenti al suo normale godimento, escluse solamente quelle espressamente vietate dal contratto o confliggenti con il diritto del locatore o di terzi, può utilizzare le parti comuni dell'edificio condominiale, ove è sito l'immobile locatogli, con eguale contenuto ed eguali modalità del potere di utilizzazione spettante al proprietario”.
Così la Cassazione
Card image cap
POSSONO ESSERE ESCLUSI ALCUNI CONDÒMINI DALLE SPESE DI PORTINERIA?

In condominio, le spese comuni (come quelle per il portiere) vanno solitamente ripartite tra tutti i condòmini in base al valore della loro proprietà. Tuttavia, se si vuole escludere qualcuno da queste spese, serve l'approvazione unanime dell'assemblea condominiale. Questo perché una deroga al criterio generale potrebbe causare un maggiore onere per gli altri condòmini.

In altre parole, per escludere qualcuno dalle spese di
Card image cap
CAMPO DA TENNIS IN CONDOMINIO, SI PUO’ FARE?

Secondo l’art. 1121 del codice civile, se la realizzazione di un’opera – come un campo da tennis di pregio – comporta spese elevate e non è essenziale, i condòmini che non vogliono usufruirne sono esonerati dai costi.

Se l’opera è utilizzabile in modo autonomo → Chi non partecipa alla spesa può comunque usarla in futuro, contribuendo ai costi successivamente.

Se l’opera NON è utilizzabile in modo autonomo → Può essere vietata,
Card image cap
LOCAZIONE ABITATIVA: AFFITTO NON PAGATO, DOPO QUANTI GIORNI SCATTA LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO?

Se il conduttore non paga il canone entro 20 giorni dalla scadenza, il contratto di locazione abitativa può essere risolto per inadempimento (art. 5, L. 392/78 e art. 1455 c.c.).

Il mancato pagamento oltre questo limite, infatti, è considerato grave e può giustificare un’azione di risoluzione.

L’articolo integrale è pubblicato su Confedilizia notizie di marzo 2025.

Confedilizia notizie è